UN REDDITO SBAGLIATO. Sulle critiche al reddito di cittadinanza scrive Dario Di Vico sul Corriere della Sera: “Dopo mesi di cautela e di tentativi (inutili) di dialogare con il governo, l’Alleanza contro la povertà rompe il silenzio e accusa:

«Se il reddito di cittadinanza sarà introdotto il primo aprile 2019 in totale discontinuità rispetto al reddito d’inclusione (Rei) si tratterà di una scelta che a livello locale porterà al caos». L’Alleanza ha come portavoce Roberto Rossini, raggruppa circa 40 associazioni del terzo settore e sindacali tra cui Acli, Caritas, Cgil-Cisl-Uil, Confcooperative ed è stato grazie alla loro azione che, seppur con molto ritardo, l’Italia si è dotata di una misura economica contro la povertà (per l’appunto il Rei). Nel frattempo però in virtù del risultato elettorale l’indigenza è diventata materia chiave dell’offensiva mediatica dei 5 Stelle che da mesi stanno portando avanti un dibattito (confuso) sull’introduzione del reddito di cittadinanza (Rdc). Ma sostiene l’Alleanza: «Si sta delineando il pericolo di rendere il Rdc un ibrido: una politica contro la povertà per quanto riguarda la platea dei beneficiari, ma una politica contro la disoccupazione rispetto agli interventi messi in campo». (…)E soprattutto sarà caos totale a livello locale dei Comuni.